Il presidente Rita Finzi ha il piacere di invitarLa alla performance
Arts in progress.
La luce e l’ombra delle arti
Spettacolo per quartetto strumentale, voce, voce narrante, quattro performers ed elettronica di
Matteo Malferrari | Conservatorio di Musica
Giovan Battista Martini di Bologna
Eva Markiš | Accademia delle Belle Arti di Bologna
Vincitori del Premio Speciale Zucchelli 2016
Venerdì 22 Dicembre 2017
ore 18.00
Quadreria Di Palazzo Magnani
Salone dei Carracci
via Zamboni 20 | Bologna
R.S.V.P.
eventi.fondazionezucchelli@gmail.com
Accesso dalle ore 17.30 con visita alla Quadreria; le prenotazioni saranno rispettate fino alle 17.50; a seguire saranno ammessi anche i non prenotati fino ad esaurimento posti.
Si ringrazia per l’ospitalità
Questo evento fa parte di una serie di iniziative realizzate nell'ambito del progetto artistico della Quadreria di Palazzo Magnani, a cura della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e di UniCredit.
Arts in progress.
La luce e l’ombra delle arti
È un’opera in cinque scene per soprano/voce recitante ed ensemble strumentale composto da violino, viola, violoncello, pianoforte e live electronics.
Lo spettacolo è strutturato in un fluire senza stacchi tra le cinque sezioni che verranno scandite dal ritorno di un brano elettronico, il quale, come una "promenade", accompagnerà il pubblico tra le varie scene, ognuna delle quali rappresentativa di una diversa arte, nell’ordine: la musica, la poesia, la scultura, la pittura e la fotografia.
Per ogni brano verranno proiettate ombre, giochi di luce ed immagini rappresentative del lavoro svolto dall’artista nel momento creativo, così il pubblico potrà osservare il lavoro che sta dietro alle quinte della creazione di ogni opera. Le ombre prenderanno vita grazie alle parole, cantate o recitate, tratte da celebri frasi dette da grandi artisti quali Picasso, Michelangelo, Degas, Böll, Pollok, Barthes, Erwitt (solo per citarne alcuni) ma anche brevissimi versi tratti dalla Divina Commedia di Dante o dall’Enrico V di Shakespeare. L’attrice che interpreterà, la musa ispiratrice di tutti questi Maestri d’arte, farà rivivere la loro voce mediante queste frasi.
L’elettronica darà allo spettatore la sensazione di essere all’interno dei luoghi di lavoro degli artisti, luoghi a volte reali (connotati dalla presenza di suoni come scalpelli, vernici, strumenti che si accordano, voci ecc.) ma a volte anche irreali, rappresentativi del lavoro introspettivo che ogni singolo artista svolge mentre crea la sua arte.
Matteo Malferrari
Performers
Masoud Bazhian
Beatrice Caruso
Rodolfo Liprandi
Musica eseguita da Ensemble FontanaMIX
Eva Macaggi - Soprano e voce recitante
Giacomo Scarponi - Violino
Corrado Carnevali - Viola
Sebastiano Severi - Violoncello
Stefano Malferrari - Pianoforte
Matteo Malferrari - Live electronics
EVA MARKIš, scenografa, coordinatrice dei performers e curatrice nella ricerca delle opere esposte.
Laureata in Decorazione per Arte e Ambiente all' Accademia delle Belle Arti di Bologna, 2015
Vincitrice del Premio Speciale Zucchelli negli anni 2015 e 2016
Mostra collettiva Un altro sguardo allo spazio Labo', Bologna 2015
Mostra personale/performance a Marradi in occasione di ''Marradi Campana Infesta'', 2015
Mostra collettiva in Lituania Remains. Hidden/Obvious in SHCH Gallery, 2017
MATTEO MALFERRARI, compositore dei brani musicali e curatore della regia del suono.
Nato a Bologna, si è laureato con lode nell’A.A. 2015/2016 al Biennio di II Livello di Composizione-Indirizzo Analitico/Compositivo, presso il Conservatorio di Musica Giovan Battista Martini di Bologna, sotto la guida del M° Cristina Landuzzi.
Precedentemente, nell’ A.A. 2013/2014, nello stesso Conservatorio, si era laureato con lode al biennio di Musica per Film e nel A.A. 2011/2012 in Musica Elettronica/Musica Applicata.
Ha collaborato con registi teatrali e cinematografici tra i quali Nanni Garella, Paolo Billi, Pier Paolo Paganelli. Sue composizioni, trascrizioni e arrangiamenti sono stati eseguiti a Bologna presso Teatro Comunale, Teatro delle Celebrazioni, Teatro Duse, Teatro Manzoni, Cappella Farnese e Sala Bossi nonché in varie città italiane.
CARMEN LORENZETTI, curatrice
L’interrogazione romantica sull’essenza dell’arte
L’opera vincitrice del Premio Speciale 2016 è frutto della collaborazione del giovane compositore Matteo Malferrari con la scenografa Eva Markis. Il giovane integra dal punto di vista musicale l’antica tradizione strumentale e la contemporanea sperimentazione con la musica elettronica e a sua volta accoglie la musica concreta che ha una radice tutta italiana nell’Intonarumori del futurista Luigi Russolo. Già in questo uso, che unisce sperimentazioni musicali e matrici dell’avanguardia artistica novecentesca, abbiamo un’adesione sicura allo spirito pluridisciplinare del premio. Anche l’interpretazione della scenografa Eva del resto, se da una parte si rifà alla tradizione antichissima delle ombre cinesi, con risvolti ed assonanze che vanno dalle consuetudini popolari del teatro delle marionette orientale fino all’uso raffinatissimo dell’artista sudafricano William Kentridge, dall’altra è – per sua stessa ammissione – debitrice degli esempi dell’onnipresente installazione scultorea. In Accademia del resto, il lavoro gomito a gomito di giovani artisti e creativi trasmette esperienze, idee, aspirazioni e opere concrete. Ma il nocciolo dell’opera poi ruota tutto attorno all’interrogazione sull’essenza dell’arte, da dove nasce, come lavora il genio? Un’interrogazione tutta romantica come ci dimostravano Kris e Kurz nel loro scritto La leggenda dell’artista. Così i nostri due creatori si chiedono come si arriva all’opera finita, qual è il percorso che dall’informe materia e idea abbozzata, si arriva alla produzione di un suono, un parola, una forma? Mettendo così insieme ancora tutte le arti. Lo spettacolo quindi farà appena intravvedere, dietro i veli e con le ombre, il lavoro insondabile nella sua complessità della creazione dell’opera, che verrà svelato nella coralità della presentazione finale. Infine per tutta la “promenade” saremmo accompagnati – in un sottofondo unificante - dalle parole a volte cantate di artisti e autori che ruotano attorno al fare arte e alla vetusta “fatica” di questo fare.
FONDAZIONE ZUCCHELLI
Nata nel 1959 come Ente Morale, da decreto del Presidente della Repubblica a seguito di lascito testamentario dell'ultima erede della Famiglia Zucchelli, nel 1963 la Fondazione inizia l'attività di erogazione di Borse di Studio a allievi iscritti all'Accademia delle Belle Arti e al Conservatorio di Musica Giovan Battista Martini, di Bologna.
Negli ultimi anni, grazie soprattutto all'aggiornamento statutario, la Fondazione ha ampliato la gamma dei riconoscimenti dedicando un bando del Concorso annuale al "Premio al Talento" e uno al "Premio Speciale" che prevede la realizzazione di un progetto in comune tra allievi di Accademia e di Conservatorio.